Tempo fa, girava in rete un’infografica del portale Casa.it riportante 5 buoni motivi per affidarsi ad un agente immobiliare. L’ho condivisa da subito e nel pensare a questo articolo introduttivo alla mia professione, sono andata a ricercarla.

Partiamo col dire che l’agente immobiliare è un mediatore, precisamente individuato nell’articolo 1754 del codice civile come “colui che mette in relazione due o più parti per la conclusione di un affare, senza essere legato ad alcuna di esse da rapporti di collaborazione, di dipendenza o di rappresentanza”.
Per diventare agente immobiliare è necessario seguire e superare uno specifico corso di formazione col quale si può poi presentare domanda presso la Camera di Commercio di residenza per ottenere l’ammissione all’esame per l’acquisizione del patentino da mediatore immobiliare. Superato l’esame, composto da due prove scritte ed una orale, si viene abilitati alla professione.
Su cosa verte la preparazione specifica?
Nozioni di legislazione sulla disciplina della professione di mediatore, di diritto civile (con specifico riferimento ai diritti reali, alle obbligazioni, ai contratti ed in particolare al mandato, alla mediazione, alla vendita, locazione o affitto di immobili ed aziende, all’ipoteca), di diritto tributario (con riferimento alle imposte e tasse relative ad immobili ed agli adempimenti fiscali connessi), nozioni concernenti l’estimo, la trascrizione, i registri immobiliari, il catasto, le concessioni, autorizzazioni e licenze in materia edilizia, la comunione ed il condominio di immobili, il credito fondiario ed edilizio, i finanziamenti e le agevolazioni finanziarie relative agli immobili.
Tutto questo, previo il possesso dei seguenti requisiti personali e morali: avere la maggiore età; avere la cittadinanza Europea-Italiana o comunque la residenza in Italia; godere dei diritti civili; essere in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore, secondo art.18 della Legge n. 57 del 5/3/2001 (ma sono validi anche i diplomi rilasciati dagli Istituti Professionali dopo il triennio); non essere interdetto, inabilitato, fallito, condannato per delitti e per ogni altro reato per il quale la legge preveda la pena della reclusione non inferiore a due anni e al massimo a cinque anni; non essere stato sottoposto a normative antimafia; non essere assoggettato a sanzioni amministrative accessorie.
La figura dell’agente immobiliare è dunque complessa e richiede preparazione. Per questo il portale Casa.it mette al primo posto la preziosa consulenza.
Quando matura il suo compenso l’agente immobiliare?
Il mediatore ha diritto alla provvigione da ciascuna delle parti, al momento della conclusione dell’affare se questo, naturalmente, è stato concluso per effetto del suo intervento; dunque, al momento della stipula del contratto preliminare o, in mancanza di questo, all’atto. La misura della provvigione, calcolata con una percentuale sul valore complessivo della transazione, viene prevista da tariffe professionali o pattuita con i clienti. Salvo patti o usi contrari, il mediatore ha comunque diritto al rimborso delle spese nei confronti della persona per incarico della quale sono state eseguite, anche se l’affare non è stato concluso.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.